Razza Highland
Conosci la Highland?
Dati storici
Il ritrovamento di alcuni reperti archeologici permettono di ricondurre l'origine della razza Higland al VI secolo, mentre i primi scritti al riguardo sono del XII secolo: tuttavia non si può determinare con certezza l'origine effettiva della Highland. L'odierno bestiame di razza Highland deriva dal risultato degli incroci fra due antiche razze asiatiche, il Bos Longifrons ed il Bos Primigenius: dal primo la razza ha ricevuto in eredità le lunghe corna, dal secondo il folto manto spesso e peloso. Entrambi i ceppi originali migrarono dall'estremo Oriente e la Mongolia verso il Mar Nero: gli incroci che ne derivarono si spostarono lentamente ad Ovest e a Nord, raggiungendo successivamente le Isole Britanniche. Indipendentemente dalle cause di questo flusso migratorio, non vi è alcun dubbio che questa razza sia stata determinante per l'evoluzione e la civilizzazione delle Highlands Scozzesi. Nelle Isole Britanniche esistevano originariamente due ceppi della razza: le Kyloes, di taglia ridotta e dal manto nero, stanziatesi nel West della Scozia e nelle isole, ed altri soggetti di taglia maggiore, dal manto rosso, che pascolavano nelle Highlands.
Le moderne pratiche d'allevamento hanno di fatto eliminato ogni variazione genetica di taglia e struttura associata al colore del mantello e la razza è universalmente nota col nome “Highland”. Va comunque sottolineato che questa razza, diversamente da molte altre, è stata scarsamente manipolata dall'uomo, conservando perciò molte delle peculiari caratteristiche appartenenti agli antichi bovini Highland. Bovini assai rustici, robusti e con un'eccezionale resistenza alle più severe condizioni climatiche, le vacche sono in grado di partorire con facilità e hanno un forte istinto materno. Nonostante le lunghe corna, le Highland hanno un carattere calmo e tranquillo e le ottime doti di frugalità, longevità e adattabilità ne hanno permesso la diffusione in molte nazioni.
Standard di razza
1. AREA DI ORIGINE
Scozia
2. ATTITUDINE
Carne.
3. CARATTERI TIPICI
Taglia: piccola.
Mantello e pigmentazione: pelle spessa ed elastica; mantello di colore nero o rosso con pelo di copertura lungo, folto e ispido a elevato potere coibentante e sottopelo morbido e soffice. Ammesso il colore grigio scuro, bianco argentato e giallo.
Testa: piccola, mascolina e di media grandezza nel toro; gentile e piuttosto corta nella vacca; fronte ricoperta da ciocchi di peli spessi che si sviluppano fino al muso, criniera abbondante; occhi grandi e vivaci; orecchie simmetriche e ben conformate coperte da peli; narici larghe e aperte; mascelle forti e robuste; musello ampio; corna a lira robuste e maestose, più leggere nella femmina, leggermente inclinate in avanti e rivolte verso l'alto.
Anteriore: collo di media lunghezza ben attaccato alle spalle con la tipica criniera distintiva nei maschi; spalle larghe e muscolose; torace ampio; giogaia molto sviluppata; arti robusti, ricoperti di pelo e con appiombi regolari; piedi con unghioni resistenti.
Linea dorsale: diritta; lombi ampi e robusti; ventre arrotondato.
Groppa: lunga e larga; testa della coda a livello con il dorso, di buona lunghezza e con ciuffo abbondante.
Arti posteriori: appiombi regolari; coscia carnosa verso la gamba; garretti larghi; piedi con unghioni ben conformati.
Caratteri sessuali: mammella ampia e ben attaccata; quarti regolari; capezzoli di media grandezza e posizionati ordinatamente; scroto ben sviluppato con testicoli in misura e posizione normale.
4. DIFETTI CHE COMPORTANO L'INIBIZIONE ALLA RIPRODUZIONE
Corna assenti o dirette verso il basso;
Pelo poco sviluppato, assenza di criniera nei maschi;
Mantello e pigmentazione marcatamente diverse da quelle tipiche.
Libro Genealogico delle Razze Bovine italiane a limitata diffusione ed estere a limitata diffusione in Italia
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Uno strumento di conservazione della biodiversità delle razze bovine.
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